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Pochi giorni fa, a ridosso del World Economic Forum che si tiene a Davos, è uscito da LeasePlan lo studio aggiornato sulla “readiness” dei vari paesi al mondo della mobilità elettrica. Potremmo tradurre “readiness” nella capacità e adeguatezza di un paese a passare ad un mondo di mobilità puramente sostenibile ed elettrica.

 

Lo studio di LeasePlan

Lo studio pubblicato sul sito di LeasePlan corporation è decisamente interessante. E del resto LeasePlan all’obiettivo di ZeroEmissions dalle proprie flotte entro il 2030 ci crede fermamente.

A leggere lo studio emerge che in quasi tutti i paesi Europei è cresciuto il supporto ad una transizione ai veicoli elettrici con Olanda, Norvegia e Regno Unito che ad oggi sono i paesi maggiormente pronti e capaci di supportare i cittadini e le aziende che passino a questo tipo di propulsione. Ragioni differenti legati a crescita delle infrastrutture ed incentivi.

In media un cittadino Europeo che passi a veicoli elettrici paga infatti circa il 40% in meno di tasse rispetto a chi circola con veicoli a combustione. La crescita di immatricolazioni di veicoli elettrici è cresciuta a livello Europeo del 60% nel 2019.

 

Le considerazioni sul mercato italiano

L’Italia in questo studio non ne esce benissimo. I parametri considerati sono legati alla maturità del mercato verso il mondo dell’elettrico, ma anche la capacità di infrastrutture di supportare la rete di ricarica e gli incentivi governativi. In Italia ci sono incentivi sull’acquisto di veicoli elettrici ma è stata tolta la parte di incentivi alle immatricolazioni. Mancano benefici per le aziende che adottino questa tipologia di veicoli (che si riscontrano in quasi tutti i paesi Europei) ed il giudizio raccolto da LeasePlan sugli incentivi governativi in una scala da 0 a 5 si assesta per il Belpaese sul basso classifica a 2. Del resto la distribuzione di colonnine nel nostro paese ancora non è in grado di garantire un passaggio probabilmente neanche al 10% del circolante.

Durante lo scorso anno in Italia le auto elettriche immatricolate in tutto sono state 10.661 (dati unrae) ed è stato un bel successo, sebbene lontano da scenari di altri mercati. C’è molto da fare e molto si sta già facendo. Siamo convinti però, che il costo in media del 15% in più rispetto allo stesso modello con motore classico di una vettura elettrica possa offrire la ragione per la quale anche in Italia (come già dimostrato alla NADA 2019 a Las Vegas) sia il noleggio la chiave di lettura per la crescita dei veicoli elettrici. Lo sviluppo della mobilità elettrica passa attraverso l’impegno e cooperazione di tutti gli attori coinvolti: case costruttrici, noleggiatori, istituzioni, municipalità, cittadini, aziende, operatori dell’energia.

 

La partnership di EnelX e Smart

Interessante il rinnovo appena siglato della partnership di EnelX con Smart. Non parliamo qui di due attori a caso. Nel panorama delle 10.661 vetture elettriche immatricolate la parte da regina l’ha fatta proprio il marchio delle piccole citycar. Smart con il 2019 ha terminato la vendita di vetture a combustione (se ne trovano ancora parecchie nei vari concessionari che nel corso dell’ultima metà dell’anno hanno fatto acquisti massicci e massivi per garantire clientela non ancora pronte ad un cambio). Ma nonostante questo Smart ha rappresentato sul 2019 il 27% dell’immatricolato elettrico. Un’auto su quattro delle vetture distribuite in Italia è una Smart EQ. E questa è una delle ragioni di rinnovo della partnership con Enel X per la fornitura delle wallbox di ricarica domestica che sono dedicate ai clienti che acquistano smart EQ fortwo e forfour.

La logica di smart di dotare ogni acquirente di un wallbox da mettere in garage è uno dei piccoli passi nella direzione, ma forse solo una grande campagna di incentivi alla rottamazione (in stile 1997) potrebbe essere la formula per dare una spinta al mercato dell’auto italiano, non solo elettrico. Del resto per accelerare la diffusione della mobilità elettrica i suoi potenziali acquirenti dovrebbero avere a beneficio del maggior aggravio di costi iniziali vedere forti forme di valore aggiunto in rapporto agli altri veicoli. Molte delle misure che in questo senso potrebbero essere adottate, anche in Italia e anche a costo zero, ricadono nelle competenze sovrapposte di Stato, Regioni e Comuni. Per attuarle occorrerebbero forti alleanze tra queste istituzioni, che finora sono mancate

 

I cambiamenti di quest’anno

Nel frattempo, in attesa di incentivi veri ed a favore delle società di noleggio quest’anno arriveranno molti modelli completamente elettrici che sono pronti a lasciare il segno sul mercato automobilistico. Stiamo parlando delle vetture di grossi costruttori noti come Opel con la Corsa-e o Skoda con i Citygoe e Volkswagen con la tanto attesa ID.3. Arriverà anche Fiat con la 500 elettrica ma anche nuovi attori come X-Ev.

Del tema dell’elettrico, del noleggio ad esso correlato e delle nuove vetture ne parleremo e potremo toccarne alcune con mano alla prossima edizione di RENTALhub, l’8 Aprile allo spazio MIL.

Non mancare perché i temi legati a come interpretare al meglio questa transizione è di interesse per il mondo dealer, per il suo marketing e commerciale, ma anche per il mondo dei broker.