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Il mondo dell’auto elettrica è un trend in crescita con sempre più offerte e tecnologie in rapida evoluzione. I bassi consumi, le altissime prestazioni e la minima quantità di inquinamento fanno dell’auto elettrica l’ancora di salvataggio del mercato automobilistico, salvaguardando al contempo l’ambiente. Non solo la pioniera Tesla, ma anche marchi come Jaguar, Mercedes, Smart e Peugeot, si stanno muovendo verso le e-car e stanno investendo moltissimo su modelli ad energia elettrica. Il 2020 segnerà infatti un anno di passaggio netto per i listini di molte Case.

 

Le stime per il 2020

Con l’arrivo del nuovo anno i Dealer dovranno immergersi totalmente nella nuova realtà che è l’elettrico, data l’elevata richiesta. Secondo le stime di Transport and Enviroment, si aggirerà attorno al milione il numero di veicoli elettrici venduti in Europa, solo nel prossimo anno. La tendenza per il 2020 sembra essere proprio questa: si stima che le vendite di auto elettriche e ibride plug-in possa raggiungere il 5%, per poi raddoppiare l’anno successivo. La quota di mercato in Italia, nel mese di settembre, è passato dallo 0,4% allo 0,9%. Aumento che coinvolge, ovviamente anche le immatricolazioni delle auto ibride (a giugno +18,3%)

 

Le colonnine di ricarica in Italia

Ad oggi, la rete italiana di colonnine di ricarica è pressoché tutta a pagamento tramite l’ausilio di un lettore magnetico. Per essere sbloccate esistono tre metodologie: tessera di pagamento, una chiavetta o attraverso app. Molti operatori si preparano ad adottare in modo esclusivo quest’ultima soluzione, eliminando ogni supporto fisico e magnetico. Inoltre l’app offre dei plus come la prenotazione e la localizzazione di una colonnina libera.

«La mobilità elettrica è una realtà e cresce a ritmi esponenziali. Il 2020 sarà l’anno di svolta in Italia. Abbiamo installato 8.000 punti di ricarica, di cui oltre 150 a ricarica veloce, e l’obiettivo è di arrivare a 28.000 nel 2022» sottolinea Alberto Piglia, Head of e-Mobility di Enel X.

 

Una rete in ampliamento

Il numero preciso di colonnine in Italia è difficile da fornire perché l’ampliamento della rete è continuo ed inoltre “intelligente”. Si concentra infatti sulle colonnine “fast” (con potenza superiore a 22 kW): +52% fra il 2017 e il 2018, contro il +18% di quelle normali. Il numero di punti di ricarica pubblici è un parametro molto importante nell’ottica della promozione della mobilità elettrica. Ma per capire quanto un territorio è allineato con la domanda dei suoi cittadini bisogna incrociare questo dato con il numero di auto elettriche circolanti.

 

Le differenze tra le regioni italiane

Il Trentino Alto-Adige è la regione con il più alto numero di BEV totalmente elettriche circolanti, ben 2.827, ma i punti di ricarica pubblici sono meno di 500. Al secondo posto c’è la Lombardia con 2.033 BEV circolanti (ma oltre 1.000 punti di ricarica). Seguita da Toscana (1.652), Lazio (1.484), poi Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Sicilia e via via tutti gli altri. Un altro aspetto che interessa tutti è quello economico. Come si legge nello Smart Mobility Report 2019, realizzato dalla School of Management del Politecnico di Milano, il costo della ricarica in Italia oscilla fra 0,4 e 0,5 euro al kWh. La variabilità è legata alla componente “costi non energetici”, ovvero la parte influenzata dalla potenza di ricarica e dal margine di guadagno dell’operatore.

 

I tempi di ricarica

Il tasto dolente della nuova generazione di vetture è la velocità di ricarica che dipende da due fattori principali: la potenza con cui si ricarica e la potenza massima accettata dal carica batteria del veicolo. Se i due valori sono diversi, comanda sempre il più basso dei due. In genere, per ottenere una ricarica completa della batteria servono circa 8 ore. Tuttavia, nella maggior parte delle abitazioni italiane, la potenza disponibile non supera i 3 kW e con questo valore la velocità di ricarica dovrebbe essere intorno ai 13-14 Km di autonomia per ogni ora di ricarica. La maggior parte delle colonnine di ricarica pubblica installate da Enel sul territorio italiano hanno invece una potenza disponibile di 11 o 22 kW, quindi consentono una ricarica auto elettrica piuttosto rapida. Difficilmente comunque si affronteranno tempi lunghi per la ricarica auto elettrica perché la maggior parte delle vetture può rigenerare la batteria sino all’80% anche in soli 30 minuti. 

 

L’anatomia delle auto elettriche

Le auto elettriche sono solitamente dotate di due cavi: uno con spina tradizionale ed uno con spina tipo industriale a 7 pin. Quest’ultimo è quello che serve per la ricarica da una colonnina con corrente alternata e potenza che va da 3,4 a 22 kW. L’unica auto attualmente in commercio ricaricabile dalle colonnine a 350 kW e 800 Volt è la Taycan, che presenta due sportellini separati sui due lati della vettura, dei quali uno specifico per la ricarica ultrarapida a 270 kW.

 

Approfondiremo questo ed altri temi di Mobility TransformationRENTALhub 2020, in programma l’08 Aprile 2020 a Milano.